Quando incontrai per la prima volta Angelo già lo conoscevo. Finivano gli anni Settanta del secolo passato. Di lui avevo visto e ammiravo i servizi dal Viet-Nam, quelli sulle Olimpiadi. Invidiavo la sua capacità di essere nel posto giusto al momento giusto. Sia dovesse fotografare il Settembre Nero dei palestinesi in Giordania, sia dovesse fotografare l’attrice famosa nella sua casa. Spesso, quando incontri un tuo mito ne resti deluso. Non fu così con Angelo. Credo sia stata stima reciproca quella che ci ha portato, in tutti questi anni, a non perderci di vista. Incontri per professione e anche per amicizia. Sempre davanti a una tazzina di caffè. Il salgariano Yanez accendeva l’ennesima sigaretta, Angelo sorbisce l’ennesimo caffè. Oggi siamo nuovamente davanti a una tazzina di caffè a navigare per un mare di ricordi, aneddoti, curiosità. Ed io sono qui per raccontarvelo. Edo Prando |